Facebook piglia tutto

C’è una cosa che mi appare evidente nell’ottobre del 2015 : Facebook lo trovo sempre più simile alle reti generaliste italiane, sembra un po’ la RAI 1 degli anni 70, questo mi sembra evidente dai dati sul traffico, mentre prima la maggior parte del traffico passava attraverso Google ed il suo motore di ricerca, adesso invece la maggior parte del traffico passa attraverso Facebook ed il suo Social network, questa è una differenza epocale, poiché ha modificato alcune delle certezze passate, soprattutto nel web marketing ma non solo, anche il mercato video sta vivendo la rivoluzione Facebook, tanto da aver superato per numero di visioni al giorno YouTube, cioè la sezione video di Google, la mossa di far partire i video con la sola visualizzazione ha rivoluzionato l’accesso ed il consumo di materiale video.

Nello stesso periodo però possiamo osservare chiaramente un’altra rivoluzione sul social di riferimento, la diminuzione dell’efficacia dei post delle pagine e dei profili, infatti è rarissimo ormai che un post di una pagina possa raggiungere più del 5% del suo pubblico, per capirci ogni volta che postiamo su una pagina con 5000 fans, otterremo 250 visualizzazioni (naturalmente è una media) e dai 5 ai 10 click a seconda del fascino del post, questo ci dice in modo chiarissimo che chi aveva puntato tutto sulla crescita indiscriminata dei fans non ha vinto la sua scommessa, ma è anche vero che quei fans possono essere raggiunti a prezzi molto bassi attraverso le sponsorizzazioni del post, permettendoci quindi di poter fare campagne di remarketing costanti a costi contenuti.

In ultima analisi si può dire che Facebook è si un canale generalista ma che può essere usato a livello di advertising in maniera selettiva così da raggiungere un mercato verticale, pur rimanendo su una piattaforma orizzontale.

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