Web marketing e OTA

Web Marketing

Web marketing e OTA

Questa è stata la settimana delle polemiche sul turismo, non parlo dei soliti scandali legati ai vari siti di promozione turistica che hanno fallito nel tempo ma alla polemica legata alle OTA, Online Travel Agency, tipo booking expedia & co, uno dei cavalli di battaglia è stata l’assenza di piattaforme italiane sul mercato, tutti a gradire che gli stranieri guadagnano sulle nostre opere d’arte e noi poveri italiani arranchiamo, forse questi signori hanno dimenticato che una delle colonne portanti di expedia è Venere, società nata a Roma che era leader nel settore e che è stata ceduta per 200 milioni di € qualche anno fa.

Fatta questa premessa è normale che la ‘tassa’ alle OTA viene pagata da tutte le strutture, ma è pur sempre vero che poi non è cambiato molto dai tempi delle agenzie di viaggio, certo forse c’era più fai da te, ma le agenzie prendevano percentuali molto più alte dei portali di booking online attuali.

Web marketing e OTA : dalla parte del diavolo

Dal mio punto di vista le strutture turistiche in genere ne hanno beneficiato, molte attività che prima erano invisibili sono diventate delle pfonti di reddito per i propri proprietari, inoltre grazie ad internet la frammentazione dell’offerta è solo un problema relativo, penso ad esempio ai B&B che sarebbero stati invisibili sino a 10 anni fa, ora riescono ad avere buone % di occupancy, se dovessi fare l’avvocato del diavolo direi che oggi il vero dramma è non apparire sulle OTA.

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